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USA: anche l’OBAMA CARE travolto dal COVID

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Negli Stati Uniti non c’è sistema universale di cura della salute. Il sistema è meglio descritto come una combinazione di strutture pubbliche e private. Più della metà della popolazione americana è assicurata privatamente tramite il proprio datore di lavoro, tuttavia molti impiegati debbono pagare una parte del premio assicurativo. Questa assicurazione include le visite mediche ed i ricoveri, ma raramente le cure odontoiatriche ed oculistiche.

Gli impiegati federali godono di un’assicurazione federale. Gli impiegati dei singoli Stati sono coperti da una assicurazione fornita dagli stessi Stati . In ogni caso gli impiegati governativi debbono contribuire al costo della copertura assicurativa pagando un contributo fiscalmente deducibile, per ogni visita medica e per ogni ricovero.

MEDICAID è il programma federale sanitario che provvede a fornire aiuti agli individui e dalle famiglie con basso reddito salariale, alle donne incinta, agli anziani ed ai disabili, ed è gestito direttamente dai singoli Stati che possono stabilire il livello di reddito al di sotto del quale subentra questo programma assistenziale. Esiste poi il programma federale MEDICARE che non è basato sul reddito ma soprattutto sull’età superiore ai 65 anni, tuttavia è estensibile ad ogni età per i disabili, ed offre la copertura dell’80% delle spese, a meno che la struttura di assistenza non agisca in convenzione diretta accettando le cifre offerte dal programma. Esistono poi assicurazioni individuali per la copertura della differenza non coperta da questo programma.

L’ AFFORDABLE CARE ACT (ACA) anche denominato OBAMA CARE è un regolamento federale degli USA votato dal 111° congresso degli Stati Uniti e trasformato in legge con la firma del presidente Obama il 23 marzo 2010, che insieme al HEALTH CARE AND EDUCATION RECONCILIATION ACT dello stesso anno rappresenta la più significativa revisione ed espansione della copertura sanitaria nella storia americana dalla approvazione del Medicaid e Medicare del Presidente Lyndon Johnson del 1965. C’è un sito nel Web dove i cittadini americani possono trovare la copertura assicurativa ai sensi dell’Obama care : chi non ha la copertura assicurativa attraverso il proprio datore di lavoro, oppure Medicare e Medicaid, può andare con questo sito sul mercato libero per comprare la propria assicurazione malattia.

La pandemia ha significativamente messo in crisi la copertura assicurativa per la salute negli USA. L’improvvisa crescita della disoccupazione ha determinato per molti americani la perdita della copertura assicurativa garantita dal datore di lavoro. COVID-19 nel 2020 è diventata la terza causa di morte ed ha provocato un deficit di 3,3 miliardi di dollari pari a circa il 15% del prodotto interno lordo degli USA.

Le cliniche e le lungo degenze sono state significativamente colpite dal Covid con circa il 40% dei decessi tra degenti e personale di assistenza e 8 su 10 dei decessi hanno riguardato persone oltre i 65 anni. Attraverso gli aiuti ed i sostegni fissati da un’apposita legge (CARES), molti miliardi di dollari sono stati distribuiti alle cliniche ed alle lungo degenze ed ai ricoveri per i veterani.

Globalmente sino all’inizio del 2021 nel mondo si sono registrati circa 100 milioni di contagi con 2 milioni di morti e gli Stati Uniti hanno riportato la più alta percentuale di decessi con oltre 400.000 casi seguiti dal Brasile con 200.000 e dall’India con 150.000.

A metà maggio 2021 con il cambio di orientamenti imposti dalla nuova Presidenza USA, nei primi cinque mesi del mandato è stata realizzata una vaccinazione su larga scala con l’impiego dei vaccini Pfizer e Moderna. Si sono raggiunti i 100.000 casi ossia quasi la metà della popolazione adulta degli Stati Uniti, di essi l’8% ha già avuto la seconda dose: così il numero dei nuovi contagi delle 24 ore è sceso sotto il 40.000 e quello dei morti sotto i 1000. Complessivamente alla suddetta data, nel corso della pandemia negli Stati Uniti i contagi sono stati oltre 33 milioni ed i morti quasi 600.000.

Con i buoni risultati conseguiti  il ”Center of Disease and Prevention” ha proposto al Governo Federale lo stop all’obbligo delle mascherine per i vaccinati, salvo sui mezzi di trasporto pubblici e negli ospedali, avendo preso atto che il vaccino protegge dalla malattia, ma non dal contagio e dalla infezione e  che una eventuale carico virale da nuovo contagio nei vaccinati ha una pericolosità del 90% in meno rispetto a quella dei non vaccinati.


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