Prevenire una patologia significa non aspettare che essa si manifesti. Alcune malattie non si possono evitare, ma altre si possono prevenire: ecco come prevenire l’osteoporosi
Osteoporosi, prevenire è meglio che curare
L’osso è un tessuto vivo e complesso che si modifica continuamente. Tale processo è chiamato rimodellamento osseo ed ha lo scopo di rendere le ossa idonee alle esigenze funzionali delle varie età. Con la parola osteoporosi si intende una condizione in cui lo scheletro è soggetto a perdita di massa ossea e resistenza, causata principalmente da fattori nutrizionali, metabolici, ma anche patologici. In caso di osteoporosi, lo scheletro è quindi soggetto ad un maggiore rischio di fratture. Vediamo quali sono i fattori di rischio che possono portare a contrarre questa patologia, ma soprattutto cerchiamo di capire come prevenire l’osteoporosi.
Scopri come prevenire l’osteoporosi
L’osteoporosi è la conseguenza della decalcificazione ossea, per questo motivo è importante familiarizzare con i benefici del calcio. Si tratta di un nutriente molto importante, senza il quale il corpo non può avere ossa forti. La prima cosa da fare, quindi, per prevenire l’osteoporosi è quella di arricchire la propria dieta con alimenti ricchi di calcio. Al contrario di quanto si crede, il calcio non è contenuto soltanto nel latte. Ma è presente in molte varietà di frutti, come ad esempio nei fichi, uvetta e datteri. Anche l’avena ed il grano ne possiedono un buon quantitativo. In sintesi, per ottenere una valida prevenzione dell’osteoporosi occorre:
- Seguire una dieta bilanciata ricca di calcio e di Vitamina D,
- praticare esercizio fisico in relazione al peso corporeo,
- seguire stili di vita sani (senza alcol, ne fumo, ne droghe),
- seguire esami periodici per definire la densità ossea ed eventualmente sottoporsi alle terapie necessarie.
Osteoporosi e fattori di rischio
Impoverimento fisiologico di massa ossea, menopausa, invecchiamento sono i principali fattori di rischio per l’osteoporosi, ma non sono gli unici. Infatti, anche l’alcool, il fumo, il caffè, un’alimentazione carente di calcio, la sedentarietà, il menarca tardivo e la menopausa precoce sono anch’essi fattori di rischio. Altri fattori di rischio, invece, sono genetici e quindi non possono essere modificati. Tra questi, il più rilevante è il sesso femminile. L’osteoporosi, infatti, interessa la donna con un rapporto 8 a 2 nei confronti dell’uomo. Questo perché la donna ha un apparato scheletrico meno robusto di quello maschile. Inoltre, è esposta alla perdita accelerata di minerale dopo la menopausa infine perché ha una vita più lunga.