Reflusso gastroesofageo: come affrontarlo? Photocredit: Anemone123 By: www.pixabay.com
Il termine malattia da reflusso gastroesofageo indica una patologia di natura gastroenterologica, spesso recidivante, caratterizzata dal contatto dei succhi gastrici con la parete dell’esofago che determina l’insorgenza di un tipico bruciore retrosternale associato spesso a rigurgito acido.
Il protrarsi del contatto degli acidi gastrici con la mucosa dell’esofago può dare origine a lesioni infiammatorie (esofagite), ulcerazioni fino ad arrivare alla trasformazione metaplastica della mucosa. Il reflusso gastroesofageo è una delle patologie gastrointestinali più diffuse nel mondo e pensate che in Italia ne soffre in media 1 su 3.
Se lo sfintere esofageo inferiore (la valvola che separa l’esofago dallo stomaco) non funziona correttamente, il contenuto dello stomaco che si trova nell’addome può risalire lungo l’esofago nel torace.
Il sintomo più comune è il bruciore, a livello dello stomaco o dietro lo sterno ma ci possono anche essere sintomi aspecifici, come raucedine o tosse cronica. Un altro sintomo è il rigurgito del bolo alimentare (a volte fino alla bocca) nelle due ore successive al pasto.
Alcuni comportamenti e alimenti possono predisporre o aggravare la sintomatologia da reflusso, aumentando l’acidità gastrica e/o favorendo il rilascio dello sfintere esofageo inferiore. Di seguito qualche semplice consiglio che può aiutarvi a contrastare e a prevenire questa spiacevole condizione!
Il trattamento di elezione della malattia da reflusso gastroesofageo deve necessariamente prevedere una rivalutazione delle abitudini alimentari del paziente volta a ridurre il peso corporeo (specie la circonferenza addominale) oltre ad eliminare dalla dieta giornaliera quegli alimenti che possono indurre un’eccessiva produzione di acidi gastrici.
Raccomandazioni e regole generali:
Il primo passo da fare che può aiutarvi a contrastare e a prevenire questa spiacevole condizione è quello di PERDERE PESO. Come ho scritto in precedenza sovrappeso e obesità possono essere tra le potenziali cause del reflusso gastroesofageo poichè una massa grassa addominale in eccesso potrebbe accentuare la pressione a livello della porzione inferiore dell’esofago. Inoltre è essenziale evitare di abbuffarsi, meglio mangiare poco e più volte al giorno!
Ovviamente anche nel caso della malattia da reglusso gastroesofageo ci sono degli alimenti da evitare, alcuni da limitare e altri da preferire.
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Nel seguire le indicazioni si deve però tenere conto che, per ottenere una corretta ed equilibrata alimentazione occorre assumere la giusta quantità dell’alimento e rispettare le frequenze con le quali alcuni alimenti debbono essere consumati, giornalmente o settimanalmente.
Allo scopo di evitare carenze nutrizionali, è opportuno che siano limitati, tra gli alimenti riportati, solo quelli che effettivamente il paziente rileva essere associati alla comparsa o al peggioramento dei sintomi di reflusso gastroesofageo per questo risulta necessario essere seguiti da professionisti che vi possano aiutare e indicare cosa è meglio per voi.
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