Di Dott.ssa Alessandra Cupelli
Il mal di schiena o lombalgia, è un sintomo molto comune e la maggior parte della popolazione ne ha sofferto almeno una volta nella vita . Il più delle volte, i sintomi non sono indicativi di una patologia seria e tendono a migliorare, anche se molto spesso possono ritornare dopo un lasso di tempo. Ma per sopportare meglio questi dolori, ci sono degli accorgimenti che si possono attuare.
Come gestire il mal di schiena
I consigli sottostanti possono aiutare a ridurre il dolore alla schiena e accelerare i tempi di recupero:
- Stare attivi e continuare a svolgere le normali attività di vita quotidiana. Questo è uno dei più importanti consigli, in quanto riposare per lunghi periodi può provocare un aumento dei sintomi.
- Praticare esercizi di stretching per la schiena, ma anche svolgere attività come camminare, pilates, yoga o nuotare, potrebbe tornare molto utile.
- Assumere farmaci anti-dolorifici o/e anti-infiammatori . (Necessario sempre chiedere un consiglio ad un esperto prima di assumere farmaci).
- Utilizzare impacchi di acqua calda e fredda per un sollievo di breve termine.
Un consiglio che mi sento di dare, è quello di avere un atteggiamento positivo ed ottimista e pensare che il dolore sparirà presto. E’ dimostrato che le persone positive, nonostante i sintomi, abbiano tempi di recupero migliori.
Chiedere aiuto e consigli
Il mal di schiena generalmente migliora da solo dopo qualche settimana o mese, non è necessario consultare obbligatoriamente un medico o un professionista sanitario.
Ma nonostante ciò, è buona idea chiedere aiuto se:
- il dolore non inizia a migliorare dopo qualche settimana;
- il dolore ti impedisce di praticare qualsiasi attività di vita quotidiana;
- il dolore è molto forte e peggiora con il tempo;
- sei molto preoccupato e fai difficoltà a gestire i sintomi.
In questo caso, puoi consultare il tuo medico di base che, dopo un accurato esame, sarà in grado di decidere se mandarti da un medico specialista o da un fisioterapista.
Altrimenti puoi consultare direttamente un fisioterapista.
Causa del mal di schiena
Molto spesso non è possibile identificare le cause del mal di schiena anche detto “mal di schiena non specifico”. A volte, può essere la conseguenza di uno stiramento o strappo muscolare, spesso si presenta senza una vera ragione, raramente è causato da una patologia molto seria.
Occasionalmente può essere dovuto a condizioni mediche come:
- Ernia del disco: danno del disco intervertebrale che va incontro ad uno spostamento e compressione dei nervi vicini;
- Sciatica: irritazione del nervo che decorre posteriormente dal bacino fino ai piedi.
Queste condizioni provocano sintomi ulteriori, come formicolio, debolezza e addormentamento dell’arto inferiore e sono trattate diversamente rispetto al mal di schiena non specifico.
Prevenire il mal di schiena
Prevenirlo non è una cosa semplice, ma i seguenti consigli aiutano a ridurre il rischio di recidive.
- Fare regolarmente esercizi di stretching, il fisioterapista può aiutarti a individuare i giusti esercizi da eseguire.
- Stare attivi e fare esercizi aiuta a mantenere la muscolatura della schiena forte, è consigliabile per un adulto fare 150 minuti di esercizi a settimana.
- Evitare di stare seduti per lunghi periodi.
- Controllare e correggere la postura in posizione seduta, soprattutto quando si è davanti al computer, si guida e si vede la TV.
- Perdere peso attraverso una combinazione di dieta equilibrata ed esercizi, le persone sovrappeso ed obese hanno un rischio maggiore di sviluppare mal di schiena.
Quando chiedere immediatamente aiuto medico:
- In caso di formicolio e addormentamento dell’area genitale e natiche
- Difficoltà ad urinare
- Perdita di controllo della vescica o dell’intestino
- Dolore al torace
- Febbre alta, da 38 gradi in poi.
- Perdita di peso non spiegabile
- Gonfiore o deformità della schiena
- Dolore iniziato dopo un incidente serio (es: Incidente stradale)
- Dolore che peggiora durante la notte e non migliora con il riposo.
- Questi sintomi possono essere segno di qualche cosa di più serio, quindi è consigliabile consultare urgentemente un medico.
Di Dott.ssa Alessandra Cupelli