Dormire è un’azione che compiamo tutti, tutti i giorni (chi più chi meno) ed è diventata una di quelle cose a cui ormai non pensiamo più di tanto dandola per scontata. Ma se ci riflettiamo passiamo circa un terzo del nostro tempo addormentati ed è quindi interessante scoprire qualche piccola curiosità riguardo al sonno.
Sfatato il mito delle 8 ore di sonno
Alcuni studi hanno portato a sfatare il mito delle 8 ore di sonno, un’abitudine diffusa solo con l’avvento dell’età moderna. Prima della Rivoluzione Industriale era naturale un sonno sconnesso: in passato si dormiva in due periodi distinti. Si cominciava con 3 o 4 ore di sonno, seguito da un periodo in cui si stava svegli per circa 3 ore, per poi ritornare a dormire sino al mattino. Con l’arrivo della luce elettrica, la quantità di luce a cui siamo stati esposti è aumentata e di conseguenza anche le nostre abitudine del sonno.
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Dopo anni di ricerca e sperimenti svolti dagli studiosi Thomas Wehr e Roger Ekirch si è notato che i soggetti presi in esame si svegliavano almeno una volta a notte. Il nostro sonno può dividersi in due periodi: il primo inizia nelle prime ore dopo il tramonto e il secondo, di poche ore, avviene dopo un periodo di un paio d’ore di veglia. Gli specialisti si sono quindi affermano che 8 ore di sonno sono solo una convezione ed il fabbisogno di sonno varia da persona a persona.
L’alcol non aiuta il sonno
Come erroneamente si può pensare l’alcol, nonostante provochi una grande sonnolenza, non è un buon rimedio per dormire la notte. Dopo aver bevuto qualche bicchiere è indubbio che ci assale un’onda di sonnolenza, ma nel tempo i suoi effetti non sono poi così benefici. Questo è quello che ha portato alla luce una ricerca condotta presso l’Università di Leena. Su 500 persone ha messo in evidenza che l’alcol, anche se ci fa addormentare più velocemente, ci crea problemi in seguito. Il sonno REM si riduce notevolmente e oltre a una maggiore tendenza a svegliarsi più spesso, quelli che riescono a sprofondare nel sonno REM hanno maggiori probabilità di soffrire di incubi. Le donne sono affette da questi disagi più degli uomini perché il loro corpo tende a metabolizzare l’alcol più velocemente.
La Luna piena disturba il sonno
Ebbene sì, la luna ha degli effetti sulla nostra vita quotidiana anche se non siamo lupi mannari. Soprattutto quando la luna splende in tutta la sua pienezza il nostro sonno potrebbe essere meno tranquillo e sereno. Un gruppo di ricercatori svizzeri è riuscito a dimostrare per la prima volta il legame esistente tra plenilunio e disturbi del sonno. I risultati del loro lavoro sono stati resi noti in un articolo pubblicato dalla rivista Current Biology e confermano come le notti più luminose del mese sarebbero grandi nemiche di Morfeo. In questa particolare situazione calano i livelli di melatonina, che influisce sul ciclo sonno-veglia. Ciò comporta che, in media, ci vogliono circa 5 minuti in più per addormentarsi durante la luna piena e che il sonno è diminuito di circa 20 minuti.
Dormire fa dimagrire
Forse non tutti sanno che un’irregolare attività del sonno fa aumentare di peso. Diversi studi riportano che l’indice di massa corporea aumenta quando si riducono le ore di riposo notturno. Se dormendo le normali 8 ore il metabolismo rallenta, dormendone 5 rallenta maggiormente. Il risultato è che si risparmia più energia di quanta se ne consumi nelle 3 ore di veglia. Il corpo smette di filtrare correttamente le tossine, il fegato non riesce a depurarsi completamente e, a poco a poco, è facile aumentare di peso. La mancanza di sonno abbassa il livello di leptina, che riduce l’appetito, e alza quello di grelina l’ormone che stimola l’appetito. E va da sé che aumentando la fame si mangia di più e si ingrassa di più.