Uno studio condotto dal Brigham and Women’s Hospital in collaborazione con la Harvard Medical University, pubblicato su Current Biology, afferma che si consumano più calorie la sera – pomeriggio, circa il 10 % in più rispetto alla mattina.
Una volta rientrati a casa nel pomeriggio o la sera dopo una lunga giornata di lavoro, spesso la cosa che più fa piacere è un buon pasto abbondante, un modo anche per scaricare lo stress e ricompensarsi per la dura giornata. Un nuovo studio afferma che è proprio la sera che noi consumiamo più caloria, circa il 10% in più rispetto alla mattina.
“Aver scoperto che fare le stesse cose ad una determinata ora del giorno permette di bruciare molte più calorie, ha sorpreso noi per primi!”, così afferma Kirsi-Marja Zitting della Divisione dei disturbi del sonno e circadiani a Brigham and Women’s Ospedale e Harvard Medical School, autore principale dell’articolo.
Quello su cui si sono concentrate le ricerche è il metabolismo basale, ovvero “la quantità di energia utilizzata dal corpo umano in condizioni di assoluto riposo ad una temperatura ambientale compresa tra i 20°C e i 27°C, a digiuno da 12 ore e in totale rilassamento fisico e psicologico. Quindi il metabolismo basale è la spesa energetica, misurata in kcal, che permette al nostro organismo di assicurare tutte le funzioni vitali (respirazione, circolazione, digestione ecc.) ed incide per circa il 60-70% sul nostro fabbisogno energetico giornaliero.” (Dott.ssa Jessica Palamides – Nutrizionista)
Zitting e colleghi hanno voluto vedere in che modo il consumo di calorie è influenzato dall’ora del giorno. Hanno dunque esaminato sette persone in un laboratorio studiato affinché i volontari non sapessero né che giorno né che ora fosse. Niente orologi, finestre, telefoni o Internet. Ai partecipanti venivano date ore fisse quando dovevano andare a letto e, per rendere le cose ancora più confuse, quei tempi venivano regolati quattro ore dopo ogni notte.
“E’ come se avessero fatto il giro del mondo ogni, l’orologio interno del loro corpo non poteva tenere il passo, e quindi oscillava al suo ritmo”, coautore Jeanne Duffy spiega. “Questo ci ha permesso di misurare il tasso metabolico in tutti i diversi orari biologici del giorno.”
Hanno scoperto che il ritmo circadiano ha un forte impatto sul tasso metabolico a riposo. Durante la notte biologica, quando il corpo si raffredda leggermente, il consumo calorico era più basso, il che ha molto senso. Ciò che era insolito, tuttavia, era che il consumo di energia era più alto 12 ore più tardi, durante il pomeriggio biologico, il 10% in più rispetto al tasso normale. Il quoziente respiratorio dei partecipanti, che riflette l’utilizzo dei macronutrienti, varia anche in base alla fase circadiana, e i due possono essere collegati.
Ciò si aggiunge a un numero già crescente di studi che dimostrano che i nostri tassi metabolici differiscono notevolmente, non solo da persona a persona, ma anche di volta in volta.
“Non è solo ciò che mangiamo, ma quando mangiamo e riposiamo, questo influisce sulla quantità di energia che bruciamo o immagazziniamo come grassi”, dice Duffy. “La regolarità delle abitudini come mangiare e dormire è molto importante per la salute generale.”
Successivamente, il team esaminerà come l’appetito e la risposta del corpo al cibo variano con l’ora del giorno.
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