I ricercatori hanno scoperto che le persone anziane che danzano riescono a ritardare l’invecchiamento celebrale. Ecco dunque un altro motivo per muoversi al ritmo di musica, ovvero quello di mantenere il nostro cervello più giovane.
Il tempo che passa porta inevitabilmente all’invecchiamento di corpo e mente. L’esercizio fisico però può aiutarci notevolmente ad invertire questo lento declino. I benefici che apporta l’esercizio fisico agli anziani è ormai noto, ma quello che non si sapeva era la differenza tra i vari esercizi e quali fossero da preferire.
I ventisei volontari con un’età media di 68 sono stati divisi casualmente in due gruppi: coloro che seguivano una routine di danza e coloro che invece praticavano esercizi fisici di resistenza e flessibilità.
In entrambi i gruppi si è notato un aumentato del volume delle aree ippocampali nel cervello. Questa area del cervello è molto importante per la memoria, l’apprendimento e l’equilibrio, messa in pericolo dall’invecchiamento e da malattie come l’Alzheimer.
“L’esercizio fisico ha l’effetto di rallentare o addirittura di contrastare il declino legato all’età nella capacità mentale e fisica. Messi a confronto i due tipi di allenamento ne è risultato che la danza porta notevoli cambiamenti comportamentali riguardo l’equilibrio”. Così afferma la dott.ssa Kathrin Rehfeld, autrice principale dello studio, con sede presso il centro tedesco per le malattie neurodegenerative di Magdeburgo, in Germania.
Non è stato semplice per gli anziani ricordare le sequenze di ballo, questo li ha portati ad allenare la mente e la memoria giovamenti. Questo studio era abbastanza piccolo, quindi i risultati dovrebbero essere confermati attraverso altri studi. Forse altri esercizi simili avrebbero lo stesso miglioramento, come aerobica in acqua e routine di fitness.
Prendendo in considerazione le loro scoperte, i ricercatori stanno ora progettando una routine di fitness, in particolare per gli anziani, per potenziare questi effetti anti-invecchiamento positivi: pensateci come fitness per l’allenamento del cervello.
“In questo momento stiamo valutando un nuovo sistema chiamato” Jymmin “(jamming e ginnastica). Questo è un sistema basato su sensori che genera suoni (melodie, ritmo) basati sull’attività fisica. Sappiamo che i pazienti affetti da demenza reagiscono con forza quando ascoltano musica. Vogliamo combinare gli aspetti promettenti dell’attività fisica e la produzione di musica attiva in uno studio di fattibilità con pazienti affetti da demenza “, ha detto la dott.ssa Kathrin Rehfeld.
La danza, non solo permette l’esercizio fisico ma anche quello mentale contrastando i naturali processi di invecchiamento celebrali. In particolare migliore l’equilibrio, indispensabile per evitare cadute pericolose. Ballare è un mix di allenamenti che migliorano le condizioni degli anziani sotto molti punti di vista, e magari porta anche un sorriso sui loro volti.
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