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’Organizzazione mondiale della Sanità fa rientrare ufficialmente il burnout nella lista dei disturbi medici, sindrome che nasce in seguito ad uno stress cronico dovuto all’esaurimento da lavoro. Cos’è il burnout nello specifico? Quali sono i suoi sintomi?
Si definisce sindrome da burnout una patologia che deriva da processo stressogeno che colpisce, in varia misura, diversi operatori e professionisti che sono impegnati quotidianamente e ripetutamente in attività che implicano le relazioni interpersonali.
Sono state definite le componenti della sindrome attraverso tre dimensioni:
Questo rende il burnout una sindrome che può colpire qualsiasi lavoratore, indipendentemente dal suo impego, non essendo più esclusiva delle professioni d’aiuto.
Questa problematica per la prima volta è stata descritta da H. Freudenberger e da C. Maslach dopo il 1970, in seguito a osservazioni e studi in un reparto di igiene mentale in cui avevano notato su alcuni operatori dei sintomi caratteristici. Traducendo il termine dall’inglese si ha “bruciato, scoppiato, fuso”, burnout quindi indica quello stato di grave stress emotivo che diventa cronico.
Generalmente colpisce maggiormente coloro che svolgono le cosiddette professioni d’aiuto o “helping professions”, coloro che operano in ambiti sociali sociosanitari e sanitari o della salute. I più interessati sono medici, psicologi, assistenti sociali, pedagogisti, counselors, esperti di orientamento al lavoro, operatori dell’assistenza sociale e sanitaria, infermieri, educatori sanitari e socio-pedagogici, agenti delle forze dell’ordine e operatori del volontariato, ma oggi in realtà colpisce in varia misura anche coloro che hanno mansioni diverse rispetto all’assistenza.
Il burnout oltre a derivare dal continuo contatto con persone con disturbi, malattie e disagi, può essere generato anche da una sbagliata gestione del lavoro e dell’orario, il lavoro eccessivo, il sovraccarico di responsabilità non adatte alle nostre capacità, il mancato riconoscimento dei risultati ottenuti, il mobbing o molestie psicologiche di colleghi o superiori, possono essere tutte cause importanti.
Esaurimento, estraniamento, difficoltà lavorative, depressione, sono tutti sintomi di questa sindrome. Una grande sensazione di stress, spossatezza e stanchezza. Non si è presenti mentalmente sul posto di lavoro, lontani ed estraniati non si affronta la giornata lavorativa con le giuste intenzioni e motivazioni. Si verifica un abbassamento del livello di concentrazione, ne deriva quindi anche un calo delle prestazioni e dei risultati.
A livello individuale
A livello lavorativo
Ora il burnout è stato incluso nella classificazione internazionale delle malattie e viene inteso come “fenomeno professionale”, ovvero rientra tra i fattori che influenzano lo stato di salute o il contatto con i servizi sanitari. Nell’ICD-11 viene definita come una “sindrome concettualizzata come conseguenza dello stress cronico sul posto di lavoro che non è stato gestito con successo”.
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