Secondo i ricercatori canadesi, disegnare idee, oggetti o concetti li rende molto più facili da ricordare che semplicemente scriverle, soprattutto per le persone anziane. Vediamo perché!
Gli studenti di tutto il mondo sono soliti prendere note scrivendo ciò che gli viene insegnato. Ci sono anche altri metodi per apprendere informazioni e consolidare la memoria, compresa la prova generale, l’elaborazione semantica, la lettura ad alta voce e persino l’enactment, ovvero memorizzare eseguendo un’azione associata durante l’apprendimento.
Da non sottovalutare un altro metodo per memorizzare, ovvero il disegno. Dagli anni ’70, gli studi hanno scoperto che le immagini possono essere meglio ricordate delle parole, un risultato definito “l’effetto di superiorità dell’immagine”. Questo perché nella codifica ci si può avvalere dell’immagine che rappresenta sia le caratteristiche visive che le etichette verbali.
Myra Fernandes e colleghi dell’Università di Waterloo, in Canada, hanno deciso di valutare il merito del disegno come strategia mnemonica. Hanno fatto un esperimento avvalendosi della collaborazione di volontari ai quali sono state presentate 30 parole in successione, ciascuna delle quali preceduta da una richiesta che indicava la strategia di codifica da applicare alla parola e quanto tempo era consentiti per il processo. In un esperimento successivo, la scrittura delle parole doveva essere abbellita e disegnata per essere ripetuta.
In entrambi gli esperimenti, il disegno si è dimostrato più efficace nel consolidare la memoria rispetto alla codifica scritta.
“Abbiamo dimostrato che questa tecnica può essere applicata per migliorare l’apprendimento di singole parole e immagini, nonché definizioni di libri di testo. Nel delineare il meccanismo d’azione, abbiamo dimostrato che i guadagni sono maggiori dal disegno rispetto ad altre tecniche mnemoniche conosciute, come l’elaborazione semantica, la visualizzazione, la scrittura e persino il tracciamento delle informazioni da ricordare, “gli autori hanno scritto sulla rivista. in Scienze psicologiche.
Successivamente, i ricercatori hanno analizzato la codifica attraverso la scrittura contro il disegno di un’immagine per termini e concetti più complessi. Anche questa volta, il disegno ha avuto la meglio. Per esempio, quando è stato chiesto di disegnare un’immagine che rappresenta un “isotopo” o “spora”, i partecipanti erano più propensi a ricordare il significato del termine rispetto a quelli che hanno annotato la definizione.
I ricercatori hanno spiegato che disegnare un’immagine di una parola o di un concetto ha varie componenti, ognuna delle quali ha un effetto cumulativo sulla memoria. Negli esperimenti risultava che i partecipanti che dovevano eseguire il tracciamento su un disegno esistente o creare un disegno il cui risultato finale non erano autorizzati a vedere, avevano migliorato le loro prestazioni mnemoniche con entrambi gli esercizi.
Gli anziani avevano più difficoltà a ricordare le parole che avevano scritto, ma nel momento in cui bisognava disegnare le parole richieste, la differenza di età non era più rilevante. Infine, i ricercatori hanno chiesto a 13 individui con diagnosi di demenza di disegnare o scrivere 60 parole che sono state lette ad alta voce da uno dei ricercatori. I risultati hanno mostrato che il disegno era più efficace della scrittura.
Da notare è il fatto che non è importante la qualità del disegno, anche delle figure stilizzate possono migliorare l’apprendimento come lo farebbero disegni più vividi.
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