Blocchi emotivi, un peso di cui liberarsi

Vi sentite nervosi al punto da non riuscire a muovervi? Durante un discorso importante vi è capitato che le parole non vi uscissero dalla bocca? Dopo una rottura sentimentale non siete riusciti a riprendervi e quando qualcuno vi si avvicina, continuate a fuggire?  Questi sono esempi di blocchi emotivi che a tutti capita di vivere in qualche momento della propria vita.

A cosa è dovuto il blocco emotivo?

Il blocco emotivo si crea quando una situazione o un evento ci colpisce particolarmente a livello emotivo e la reazione che abbiamo è quella di sentirci completamente frenati, intrappolati in un muro psicologico che ci immobilizza impedendoci di affrontare la situazione scatenante e quelle analoghe nel futuro. In pratica la nostra mente mette in moto un meccanismo di difesa che ci permette di attutire l’impatto con l’evento ad alto contenuto emotivo e ci protegge dal dolore, dandoci il tempo di interiorizzare quanto è successo, accettare l’evento e poter andare avanti. Da questo punto di vista, il blocco emotivo è qualcosa di positivo perché ci protegge da situazioni che consideriamo potenzialmente pericolose. Ci impedisce di andare avanti in modo confuso e di farci del male o essere vittime di uno stress particolarmente intenso che può generare un trauma. Il blocco emotivo può nascere da ferite o traumi depositati nella psiche. In questo caso la mente rimuove i pensieri e i ricordi dolorosi legati all’evento traumatico. Oppure può scaturire da forti inibizioni derivanti dalla paura di sbagliare, di non essere all’altezza. In questo caso la mente attua una serie di pensieri che generano comportamenti, autosabotanti che ci allontanano dai nostri obiettivi.

Come si manifesta il blocco emotivo?

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L’insicurezza è una delle manifestazioni più evidenti in presenza di un blocco ed è d’ostacolo nel raggiungimento dei nostri obiettivi. Questo tipo di blocco non riguarda necessariamente tutti gli ambiti della nostra vita; possono manifestarsi solo in quello lavorativo o sentimentale o relazionale. Alcune persone hanno a disposizione maggiori risorse psicologiche per affrontare situazioni di forte impatto emotivo. Pertanto, un avvenimento che in alcuni può generare un blocco emotivo, in altri può essere affrontato con maggiore naturalezza poiché non genera lo stesso effetto. Quando non riusciamo a superare un blocco emotivo ci troviamo davanti ad un ostacolo che ci impedisce di raggiungere i nostri obiettivi.  I nostri pensieri sabotanti diventano convinzioni limitanti e ci provocano dolore, senso di colpa, rabbia, paura e tristezza. Ad esempio ciò accade quando abbandonati dal nostro partner, non accettando la rottura impediamo a noi stessi di ricostruirci una vita sentimentale.

Perché rimanere bloccati?

In molti casi si preferisce rimanere nelle zone di comfort; in situazioni conosciute, seppur dolorose perché si ha paura di affrontare il futuro. Le ferite non rimarginate, le cose mai dette, i risentimenti, più in generale, tutto ciò che viene accumulato e rappresenta un carico emotivo, ci fa molto male. E questo danno si esprime in problemi di relazione con gli altri o mediante la frustrazione e la mancanza di autostima, altre volte si traduce in problemi di salute.
Essere bloccati a livello emozionale non è divertente, anzi può essere molto doloroso sia da un punto di vista psichico sia fisico. Chi è vittima di questi disturbi emotivi, non riesce a condurre la propria vita come una meravigliosa avventura da vivere ogni giorno con entusiasmo e allegria, bensì con una fatica insostenibile, con difese continue e un profondo disagio. Persistere in pensieri, emozioni e stati d’animo negativi provoca un’alterazione dell’organismo; il corpo è sottoposto ad uno stress cronico, gli equilibri vengono meno e si verifica il crollo finale con tensioni muscolari e somatizzazioni.

Come possiamo sbloccarci?

Se pensiamo al blocco emotivo come a un pesante fardello da portare in salita, che ci impedisce di camminare liberamente e che non è sufficiente fermarci lungo la strada, per poter riflettere e ricaricare le batterie, comprendiamo meglio che arriva un momento in cui è necessario sbarazzarsi di tale peso se vogliamo progredire. Il modo per liberarci dal fardello è risolvere il nostro stato di confusione emozionale e affrontarlo attraverso un percorso che ci aiuti a eliminare i pensieri e gli schemi disfunzionali, le difficoltà emotive e riappropriarci delle nostre risorse momentaneamente perdute, ma sempre pronte ad essere riscoperte e riportate in superficie. Riacquistare il nostro potenziale ci porterà a migliorare la nostra autonomia con conseguenti maggiori capacità decisionali e un sostanziale aumento dell’autostima, ritrovando così un benessere dimenticato.

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