Confermato sino a fine giugno l’obbligo d’indossare le mascherine al lavoro e nei negozi, al chiuso o all’aperto. La linea è quella tracciata dal Protocollo sulle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del Covid-19, rafforzata dall’intesa siglata da Governo e parti sociali, INAIL, Ministeri del Lavoro, Salute e dello Sviluppo Economico.
In base all’accordo è così necessario indossare le mascherine laddove si condivide un ambiente di lavoro, al chiuso così come all’aperto, nel settore privato ma anche nei negozi, da parte del datore di lavoro e dei dipendenti che operano in settori quali quello industriale e commerciale su tutto il territorio italiano.
Per maggiori dettagli sull’uso delle mascherine si possono consultare le pagine web all’indirizzo https://www.insic.it/sicurezza-sul-lavoro/covid-19/uso-di-mascherine-allaperto-via-lobbligo-dal-28-giugno/, realizzate dalla redazione di Insic.
Ad oggi la proroga scade il 30 giugno, ma le parti hanno stabilito di ritrovarsi al tavolo della trattativa, per un nuovo incontro prima della deadline, per valutare l’evoluzione della pandemia, e considerare l’eventuale necessità di rivedere le regole, mantenendole ancora in vigore e stabilire una nuova scadenza.
Le misure del Protocollo
Le misure stabilite dal Protocollo, firmato da Governo e parti sociali, mettono in chiaro che è ancora il datore di lavoro a dover fornire ai dipendenti i dispositivi di protezione individuale. Inoltre è possibile proseguire l’attività lavorativa solo se vengono assicurati adeguati livelli di protezione.
In base all’accordo l’accesso agli spazi comuni, considerando le aree fumatori, gli spogliatoi e le mense aziendali, è sottoposto a limiti precisi in termini di presenze. Deve essere inoltre garantita la ventilazione costante dei locali, e tempi di sosta non troppo elevati all’interno di questi spazi, oltre naturalmente alla necessità di mantenere le classiche distanze di sicurezza.
Corre l’obbligo all’azienda di procedere con la sanificazione periodica e la pulizia giornaliera, di garantire un piano di turnazione con l’intento di limitare al massimo i contatti, e fare un uso metodico del lavoro da remoto.
Raccomandazioni ma non obblighi per chi lavora nella Pubblica amministrazione
Non sono previsti obblighi per i lavoratori della Pubblica amministrazione, ma solo una serie di raccomandazioni sull’uso delle mascherine. Le amministrazioni del settore pubblico non sono soggette a imposizioni, come ha stabilito il Governo, che ha comunque chiesto ai dipendenti che si trovano a contatto con il pubblico, soprattutto in mancanza di barriere protettive, d’indossare la mascherina. Una raccomandazione estesa anche a chi svolge prestazioni nei locali al chiuso, se condivisi con uno o più lavoratori, in caso di riunioni in presenza, e alle code, in attesa di accedere alla mensa o ad altro luogo comune.
Sono esortati a utilizzare la mascherina anche coloro che condividono la stanza con personale ‘fragile’, o si trovano a usare un ascensore con altri soggetti.
L’uso della mascherina non si rende necessario quando si svolgono attività all’aperto, quando la stanza non risulta condivisa con altri, oppure si lavora in un ambiente decisamente ampio, che consente di mantenere un’adeguata distanza.
Ad ogni P.A. viene lasciata la massima libertà nello stabilire le misure ritenute necessarie.
Articolo realizzato in collaborazione con Insic.
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