Sempre piú i soggetti che affrontano un’attività sportiva di un certo impegno e soprattutto molti giovani che frequentano palestre con l’obiettivo di aumentare la loro massa muscolare e migliorare il loro fisico, desiderano essere adeguatamente consigliati circa il corretto regime da seguire nel corso dell’attivitá sportiva specie se intensa o di tipo agonistico. Purtroppo ormai la nutrizione è una giungla in cui tutti si cimentano. Nell’ambito di fitness e palestre da molti anni vi sono istruttori o personal trainer che offrono ai clienti “consulenze nutrizionali” di tutti i tipi, pubblicizzate oggi alla luce del sole nei loro siti internet. La fantasia non manca! È difficile per il cittadino capire se ha di fronte un vero dietologo o un vero specialista in nutrizione o una delle tante nuove figure di “consulenti nutrizionali”, “nutraceutical o nutritional sport consultant” i cui titoli sono rilasciati da scuole private di naturopatia o corsi della durata di un paio di giorni.
Qualche volta è invece il medico che occasionalmente viene a conoscenza di consigli piú o meno assurdi feticisti dati senza criterio nelle palestre da allenatori imbibiti di una pseudo cultura nutrizionale La maggior parte dei titolari di palestre e personal trainer si limita in realtà a fare correttamente il proprio lavoro, ma talora si forniscono delle indicazioni dietetiche assurde, si consigliano integratori e addirittura farmaci per aumentare la massa muscolare
Una delle situazioni più frequenti è quella relativa al suggerimento di un importante incremento dell’apporto proteico che porta all’impiego smisurato di integratori, supplementi (soprattutto proteici) e consumo smodato di carne e alimenti ricchi di proteine.
Una pratica comune ai frequentatori delle palestre è il consumo di numerosi albumi d’uovo a prima mattina, venduti anche in confezioni sterili liquide o in polvere, perché ricchi di proteine; anche questa è un’usanza priva di senso dato che la stessa quantità di proteine può essere fornita da un’alimentazione bilanciata.
ll fabbisogno nutrizionale in proteine dello sportivo viene spesso sovrastimato anche se il Ministero della salute ha fissato a 2g/kg di peso l’apporto massimo ottimale di proteine per lo sportivo. Gli aminoacidi ramificati, valina, leucina, isoleucina, sono quelli più frequentemente assunti dagli atleti come integratori, per migliorare le prestazioni di forza e durata, in quantità che vanno da 0,1 a 0,25 grammi per Kg di peso corporeo. Per questi aminoacidi è stato ipotizzato un ruolo anabolizzante, stimolante la sintesi proteica, ed energetico. In effetti il muscolo ha la capacità di deaminarli e di utilizzare il gruppo aminico così ottenuto per la sintesi di altri aminoacidi.
La circolare del Ministero della Sanità sopra citata consiglia un apporto giornaliero di aminoacidi ramificati non superiore a 5 grammi (complessivi dei tre aminoacidi con un rapporto di 2:1:1 rispettivamente per la leucina, isoleucina, valina) ed in 100 g di carne cioè in 20 g di proteine ve ne sono circa 3,5 g ed altrettanti nei formaggi! Da qui si evince la non necessità di apporti maggiori o di integratori di aminoacidi. Quindi l’uso degli integratori nutrizionali andrebbe sempre sottoposto al giudizio del medico e limitato a situazioni cliniche specifiche oppure a situazioni in cui, per motivi diversi, non vi sia la possibilità di seguire una alimentazione adeguata e corretta. Diversa é la possibilitá di utilizzare nel programma alimentare dell’atleta o anche dello sportivo dei prodotti nutrizionali completi in cui siano comprese tutte le categorie di nutrienti e cioé protidi glicidi lipidi, oliogoelmenti minerali e vitamine che possono eventualmente sostituire parte della razione alimentare o aggiungersi ad essa a seconda delle situazioni sempre secondo il parere di un esperto e che sono prodotti da aziende di provata serietà.
Il medico quindi deve convincere il paziente che :
Inoltre la razione dell’atleta pre-gara deve essere composta da un equilibrio particolare di nutrienti di facile digeribilitá in grado di reintegrare le scorte e fornire nutrienti di rapido e pronto utilizzo
Un esempio di regime alimentare per uno sportivo di sesso maschile per il quale sia previsto un apporto energetico di 3000 Kcal e di 120 g di proteine potrebbe essere il seguente:
Le migliori bevande sono the leggero poco zuccherato, spremute di frutta, acqua anche minerale preferendo quelle bicarbonato-alcaline con prevalenza di Na K Mg e Ca. che compensano in parte anche l’acidosi metabolica.
Ricordiamo infine che quello che si può consumare nel corso dell’attività sportiva è un calcolo che varia da disciplina a disciplina, da atleta ad atleta, da prestazione a prestazione, e non è possibile quantificarlo con esattezza per chi si dedica allo sport saltuariamente e solo per svago. Ricordiamo che se lo sportivo ed ancor più l’atleta ha una dieta varia ed equilibrata non sono necessari integratori di nutrienti e di micronutrienti (vitamine e sali minerali).
Questi ultimi potrebbero essere raccomandati qualora siano stati eliminati alcuni cibi dalla propria alimentazione o per soggetti che hanno specifiche carenze nutrizionali.
Partendo da questo assunto è necessario crearsi una consapevolezza alimentare, e prendere confidenza con pochi concetti generali che è utile conoscere per impostare una corretta alimentazione in relazione agli sforzi fisici da sostenere.
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